Il Farmacista di Famiglia: un riferimento per la salute della comunità

la figura del farmacista di famiglia

Nel vasto panorama del sistema sanitario, il ruolo del farmacista sta assumendo sempre più importanza nella promozione della salute e nel benessere della comunità. Emergono sempre più voci che sottolineano l’importanza di potenziare l’assistenza sanitaria a livello locale, sottolineando la necessità di coordinamento tra diverse figure professionali, a partire dal medico di medicina generale. A tal proposito, sta prendendo piede l’idea di istituire ufficialmente la figura del “farmacista di famiglia”.

Il cruciale ruolo del Farmacista di famiglia

Il farmacista è già un professionista altamente qualificato e impegnato che opera direttamente all’interno della comunità, fornendo una vasta gamma di servizi. La sua profonda conoscenza dei farmaci e delle terapie, unita a una solida comprensione delle esigenze della comunità, lo rende un consulente prezioso per i pazienti.

A livello di servizi erogati, un Decreto del 16 dicembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 10 marzo 2011, ha definito una serie di prestazioni che possono essere offerte.

1. Prestazioni analitiche di prima Istanza: autodiagnosi e autocontrollo

Le prestazioni analitiche di prima istanza rappresentano un passo avanti nella decentralizzazione della gestione della salute. Queste prestazioni comprendono test autodiagnostici gestibili direttamente dai pazienti per il monitoraggio a domicilio. In caso di fragilità o non completa autosufficienza, tali test possono essere eseguiti con il supporto di un operatore sanitario presso le farmacie territoriali, sia pubbliche che private.

Le analisi comprendono:

  • Test per glicemia, colesterolo e trigliceridi.
  • Misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito.
  • Misurazione di componenti delle urine, come acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, pH, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria.
  • Test ovulazione, test gravidanza e test menopausa per la misura dei livelli dell’ormone FSA nelle urine.
  • Test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.

2. Servizi di secondo livello con dispositivi strumentali: un approccio innovativo dell’intestazione

Il Decreto ha definito anche l’utilizzo di dispositivi strumentali per l’erogazione di servizi di secondo livello in farmacia. Questi dispositivi includono:

  • Dispositivi per la misurazione non invasiva della pressione arteriosa.
  • Dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto-spirometria.
  • Dispositivi per la misurazione non invasiva della saturazione percentuale dell’ossigeno.
  • Dispositivi per il monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca, in collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati.

3. Prestazioni professionali: un'espansione delle competenze

Il Decreto del 16 dicembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 19 aprile 2011, ha regolamentato l’attività degli operatori sanitari in farmacia. Questo ha aperto la strada a nuove opportunità di assistenza fornite direttamente dal farmacista di famiglia.

Infermiere in Farmacia: L’infermiere può:

  • Applicare correttamente le prescrizioni diagnostico-terapeutiche.
  • Offrire supporto alle determinazioni analitiche di prima istanza nell’ambito dell’autocontrollo.
  • Effettuare medicazioni e cicli iniettivi intramuscolo.
  • Svolgere attività di educazione sanitaria e partecipare a programmi di consulting personalizzato.
  • Erogare ulteriori prestazioni su prescrizione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.

Fisioterapista in Farmacia: Il fisioterapista può:

  • Definire programmi prestazionali per la prevenzione e la riabilitazione funzionale.
  • Erogare attività terapeutiche per la rieducazione funzionale utilizzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali.
  • Verificare le rispondenze della metodologia riabilitativa agli obiettivi di recupero funzionale.

Una prossimità che fa la differenza

La vicinanza geografica del farmacista di famiglia alla comunità è un elemento chiave che lo distingue dagli altri fornitori di assistenza sanitaria. Questa prossimità gli consente di stabilire legami più stretti con i pazienti, comprendere meglio le sfide specifiche della comunità e adattare i servizi di conseguenza.

  1. Accessibilità: Le farmacie di famiglia sono spesso facilmente accessibili senza la necessità di appuntamenti. Questo consente ai pazienti di ottenere consigli immediati senza dover affrontare lunghe attese o prenotare visite.
  2. Prevenzione: Il farmacista di famiglia svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie attraverso programmi di screening, vaccinazioni e consigli su stili di vita sani. Questo contribuisce a ridurre il carico sul sistema sanitario, concentrandosi sulla prevenzione prima che le condizioni diventino gravi.

Il futuro del ruolo del Farmacista di Famiglia

Il farmacista di famiglia può diventare il pilastro della salute comunitaria. La sua vicinanza alla popolazione, la competenza farmacologica e l’impegno nella prevenzione lo rendono un alleato insostituibile nella promozione del benessere. Con la costruzione di un sistema sanitario più resiliente e centrato sul paziente, il ruolo del farmacista di famiglia è destinato a crescere ulteriormente, assumendo responsabilità sempre più rilevanti nel monitoraggio dell’aderenza alle terapie e nella promozione di uno stile di vita sano.